PRODUTTORI STORICI
IN BAROLO
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IN BAROLO

Una famiglia, un vino e le sue radici

Il grande albero genealogico della famiglia Camerano – frutto della ricerca negli archivi del Comune e della Parrocchia di Barolo – risale per tredici generazioni fino al 1570. In quell’anno Lucio Camerano sposò Vittorina; da quell’unione nacquero sette figli.

Una vita dura, quella delle generazioni che si sono susseguite, legata alla terra e a suoi ritmi. La vita delle famiglie numerose, con tante bocche da sfamare: il nonno di Vittorio aveva 17 fratelli e sorelle.

Camerano e il Barolo di Barolo
Il nome dei Camerano si lega dunque saldamente alla capitale del “re dei vini”: le loro radici affondano in questo paese, e proprio tra queste vie, all’ombra dell’imponente castello dei Marchesi Falletti, dal 1875 si produce ininterrottamente vino da uve nebbiolo, oggi Barolo di Barolo, nella cantina di famiglia che un tempo si trovava in via Pietro Donati.
Camerano e il Barolo di Barolo
Il nome dei Camerano si lega dunque saldamente alla capitale del “re dei vini”: le loro radici affondano in questo paese, e proprio tra queste vie, all’ombra dell’imponente castello dei Marchesi Falletti, dal 1875 si produce ininterrottamente vino da uve nebbiolo, oggi Barolo di Barolo, nella cantina di famiglia che un tempo si trovava in via Pietro Donati.

NEL CUORE DI BAROLo

Negli anni ‘70 la cantina si è spostata in via Roma e dal 1992 è Vittorio Camerano a portare avanti la grande tradizione inaugurata dal bisnonno Gaspare e proseguita con il nonno Vittorio e il papà Pier Ettore: interpreti di primo piano e voci autorevoli nella storia dei vini classici di Langa e del Barolo in particolare.
Custodi della terra
e della tradizione
Custodi della terra
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